
Roma, 26 marzo 2025 – Aveva appena 35 anni la giornalista Anna Prokofieva, corrispondente militare del principale canale televisivo statale russo "Pervyj Kanal" (Channel One) rimasta uccisa nella regione di Belgorod, al confine con l'Ucraina. Lo riferisce Ria Novosti, citando il servizio stampa del canale televisivo. Secondo quanto dichiarato dall’emittente, Prokofieva ha perso la vita quando il team con cui stava lavorando ha calpestato una mina. Nell'incidente è rimasto ferito il cameraman che era con lei, Dmitri Volkov. L’operatore è stato trasportato all'ospedale regionale di Kursk, dove i medici stanno lottando per salvargli la vita.

La carriera
Prokofiev, 35 anni, si era laureata in giornalismo presso l'Università dell'Amicizia tra i Popoli della Russia (RUDN) e parlava fluentemente lo spagnolo. Aveva lavorato nell'edizione spagnola dell'agenzia Rossiya Segodn e, tra il 2020 e il 2022, nella redazione spagnola di Sputnik. In seguito ha lavorato NVO Media e dal 2023 è entrata a far parte di Channel One come corrispondente di guerra. Oltre al suo lavoro giornalistico, gestiva un blog su Telegram per raccogliere aiuti umanitari, che lei stessa trasportava nelle zone di conflitto.
Il ricordo dei colleghi
La morte di Prokofieva è stata segnalata a Ria Novosti direttamente dalla madre della giornalista. ''Anna Prokofieva, corrispondente di guerra di Pervyj Kanal, è morta nell'adempimento del suo dovere professionale. E' successo nella regione di Belgorod, al confine con l'Ucraina, dove una troupe di 'Pervyj Kanal', è stata fatta saltare in aria da una mina nemica", si legge nella nota dell’emittente che ha dedicato un lungo servizio giornalistico ai reportage dall’“operazione speciale” realizzati da Prokofieva. “La nostra Anya, giovanissima, incredibilmente bella e molto reattiva – ricordano i colleghi –. Quando iniziò l'operazione speciale, Anya non riuscì proprio a restare in disparte. Chiese di andare lei stessa al fronte come corrispondente di guerra”.
La ricostruzione del Cremlino
Secondo la ricostruzione fatta dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, l'auto sulla quale viaggiava la giornalista russa è saltata in aria a causa dell'esplosione di una mina lasciata dai militari di Kiev. In un briefing con i giornalisti, Peskov ha espresso le sue condoglianze per la morte di Prokofieva alla famiglia della giornalista e all'emittente televisiva per cui lavorava.